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Api

A seguito della conferma di un focolaio di Aethina tumida in Sicilia, il Ministero della Salute ha comunicato ai Servizi Veterinari la sospensione delle spedizioni, provenienti o destinate alla Sicilia, dei seguenti prodotti:

  • Api da miele (Apis mellifera) e bombi;
  • Sottoprodotti apistici non lavorati;
  • Attrezzature apistiche usate;
  • Prodotti in favo destinati al consumo umano.

Le restrizioni sulle esportazioni dalla Sicilia si aggiungono a quelle già previste per la Calabria.

Aethina tumida è un coleottero infestante degli alveari, esotico per l’Unione europea, capace di causare gravi danni, inclusi la distruzione dei favi, la fermentazione del miele e il collasso delle colonie. La prima segnalazione in Italia di Aethina tumida risale al 2014, quando il Centro di referenza nazionale per l’apicoltura dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ne ha confermato la presenza in un nucleo esca a Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria.

Per la Sicilia, questa non è la prima comparsa del coleottero: nel febbraio 2020, il Servizio Veterinario della Regione Sicilia aveva revocato la zona di protezione istituita per un focolaio a Lentini, in provincia di Siracusa, mantenendo comunque il territorio sotto sorveglianza secondo il piano nazionale. Per contenere la diffusione di Aethina tumida, la Decisione di esecuzione 2019/1399/UE del 10 settembre 2019 ha stabilito la chiusura delle regioni Calabria e Sicilia rispetto al resto del territorio dell’UE.

La Vespa orientalis, detta anche calabrone orientale, sgomenta gli italiani che non riescono a riconoscerla. Le notizie rimbalzano sempre più allarmate e confuse: ecco cosa c’è da sapere sull’arrivo di una nuova specie nelle nostre città.

L’infestazione da Varroa Destructor è ancora il principale problema per l’apicoltura ai sensi del Reg (UE) 2016/429.

In base alle caratteristiche del parassita, dei farmaci veterinari autorizzati è necessario intervenire almeno due volte l’anno (dopo la smielatura principale e prima dell’invernamento).

Le linee guida di seguito pubblicate, hanno lo scopo di indicare agli apicoltori e ai veterinari apistici le tecniche apistica e
i farmaci e le modalità di applicazione tenendo conto delle seguenti esigenze:
• la protezione del patrimonio apistico dall’infestazione da V. destructor;
• la tutela delle produzioni animali dai residui derivanti dall’impiego di farmaci veterinari;
• la possibilità di realizzare i trattamenti farmacologici e di tecnica apistica da parte di tutti gli apicoltori;
• l’educazione al corretto utilizzo dei farmaci veterinari e alla corretta interpretazione del foglietto illustrativo che li accompagna per ridurre l’insuccesso o lo scarso successo dei trattamenti, evitare episodi di tossicità nelle api e ridurre le  condizioni che potrebbero favorire la comparsa di fenomeni di farmacoresistenza.

Aethina tumida è un coleottero che infesta gli alveari, in grado di determinare notevoli danni, dalla distruzione dei favi alla fermentazione del miele e al collasso della colonia.

Il piano di sorveglianza  per Aethina Tumida anche per il 2024 prevede due tipologie di controlli:

  1. Un controllo clinico condotto su apiari stanziali individuati con criterio random
  2. Un controllo clinico su apiari individuati in funzione di criteri di rischio.

La Sorveglianza basata sul rischio va effettuata sulla base dei seguenti criteri:

  1. Nomadismo;
  2. Ricezione di materiale biologico da fuori regione;
  3. Apicoltori con apiari stanziali presenti in più regioni;
  4. Apiari considerati a rischio per la collocazione geografica;
  5. Impianti di smielatura che ricevono da melari che si trovano Fuori regione;
  6. È bene ricordare che l’esame clinico degli apiari che hanno effettuato attività di nomadismo andrebbe eseguito in autunno al ritorno nelle sedi di origine e comunque prima dell’invernamento.

Con nota protocollo 0083523 del 15 febbraio, l’UOD Regionale,  Prevenzione e Sanità Pubblica ha diramato le “Linee Guida per la gestione delle segnalazioni di moria o spopolamento degli alveari connesse all’utilizzo di fitofarmaci in regione Campania”.

Le linee guida hanno diversi obiettivi tra cui:

  • Gestione corretta e quanto più omogenea delle segnalazioni di moria o spopolamento degli alveari connessi all’uso di fitofarmaci;
  • Diagnosi certa al fine di predisporre azioni mirate per evitare i fenomeni di moria o spopolamento degli alveari;
  • Raccolta ed elaborazione dei dati epidemiologici sufficientemente rappresentativi ed esaustivi e confrontabili tra loro;
  • Elaborazione di strategie preventive per evitare/limitare i fenomeni di moria o spopolamento degli alveari per effetto di abuso (utilizzo improprio) di fitofarmaci .

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