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Normativa West Nile

Sulla base dei risultati dell’attività di sorveglianza disponibili sul Sistema Informativo Nazionale West Nile Disease, il Ministero della Salute ha aggiornato le tabelle e le mappe relative alle Aree di rischio di trasmissione Alto (AR), Basso (BR) e Minimo (MR) per Provincia, tenendo conto del Piano Nazionale di Prevenzione e Sorveglianza delle Arbovirosi (PNA) 2020-2025 e delle relative Linee Guida applicative.

Nella nota, il Ministero ha precisato che l’onere di aggiornare il Piano è a carico delle Regioni ed ha richiamato alcuni punti fondamentali da tener presente nella redazione/rimodulazione/aggiornamento del Piano regionale:

Mappa: Province ricadenti nelle aree ad alto rischio di trasmissione (AR)

Mappa: Province ricadenti nelle aree ad alto rischio di trasmissione (AR)

Mappa: Province ricadenti nelle aree a basso rischio di trasmissione (BR)

Mappa: Province ricadenti nelle aree a basso rischio di trasmissione (BR)

Mappa: Province ricadenti nelle aree a rischio minimo di trasmissione (RM)

Mappa: Province ricadenti nelle aree a rischio minimo di trasmissione (RM)

Dal mese di giugno 2021, inizio della sorveglianza stagionale, è stato segnalato in Italia in provincia di La Spezia il primo caso umano di infezione da West Nile Virus, manifestatosi in forma neuro-invasiva.

Il caso confermato dall’ISS è anche il primo segnalato in Europa.

Nello stesso periodo non si sono registrati casi di infezioni da Usutu virus.

I dati provengono dal secondo bollettino 2021 della sorveglianza integrata su West Nile e Usutu curato dal Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise (IZS Teramo).

La febbre West Nile è provocata da un virus che utilizza come serbatoio uccelli e zanzare, le cui punture rappresentano il principale mezzo di trasmissione dell’infezione all’uomo. La maggior parte delle persone infette è asintomatica. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, eruzioni cutanee. I sintomi più gravi si manifestano in media in meno dell’1% delle persone infette, in genere anziani o soggetti debilitati, e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, e possono portare fino alla paralisi e al coma.

In Italia, la sorveglianza epidemiologica dei casi umani di malattia da virus West Nile è regolata dal Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (Pna) 2020-2025, ed è coordinata dall’ISS e dal Ministero della Salute. I dati sono poi trasmessi alla Commissione Europea e all’Ecdc.

E’altresì importante provvedere alla protezione individuale adottando i seguenti accorgimenti:

–      Negli ambienti chiusi in cui non sia disponibile la climatizzazione è fortemente consigliata l’applicazione a porte e finestre di zanzariere a maglie strette, ovvero l’utilizzo di dispositivi elettro emanatori insetticidi liquidi o a piastrine;

–      all’aperto, per la protezione individuale dalle punture di zanzare è consigliabile indossare indumenti di colore chiaro, il più possibile coprenti (maniche lunghe e pantaloni lunghi).

–      E’auspicabile l’utilizzo di repellenti da applicare direttamente sulla pelle, ripetendo il trattamento con frequenza adeguata.

Per informazioni più dettagliate si consiglia di collegarsi ai sottostanti link: