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Salmonellosi

l Centro di referenza nazionale per le salmonellosi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), in collaborazione con la Regione del Veneto, ha elaborato un protocollo per la gestione dei focolai di salmonellosi negli allevamenti di bovine da latte. Questo protocollo è specificamente rivolto ai casi causati da Salmonella Typhimurium (inclusa la variante monofasica), Salmonella Dublin e Salmonella Enteritidis. La salmonellosi è una malattia grave negli animali domestici, con implicazioni sanitarie significative per l’uomo, dovute alla trasmissione diretta o tramite alimenti contaminati. Nei bovini, si manifesta come sindrome setticemica, enterica, abortigena, acuta o cronica. I vitelli sotto i 3 mesi e le vacche nel post-partum sono i più vulnerabili.

Il protocollo è destinato ai servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, ai veterinari dei laboratori diagnostici territoriali degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e ai veterinari liberi professionisti. Esso stabilisce le azioni necessarie per gestire i focolai, fornendo indicazioni dettagliate su:

Gestione delle Segnalazioni Quando si rileva una positività per Salmonella, la priorità è verificare la diffusione dell’infezione nell’allevamento, concentrandosi sui vitelli neonati e le vacche nel periodo post-partum. I campioni devono essere inviati all’Istituto Zooprofilattico competente per le analisi.

Primo Sopralluogo Il veterinario dell’azienda sanitaria esegue un sopralluogo per raccogliere informazioni e prelevare campioni. La valutazione include:
Igiene degli ambienti di stabulazione.
Pulizia delle attrezzature.
Condizioni igieniche della mungitura.
Prelievo di campioni di latte e feci per le analisi.

Misure da Intraprendere

  • Pulizia e Sanificazione: Rimozione delle deiezioni, pulizia accurata e disinfezione delle aree di stabulazione, attrezzature, mangiatoie e abbeveratoi.
  • Gestione e Trattamento delle Deiezioni: Stoccaggio e disinfezione delle deiezioni per eliminare la contaminazione.
  • Igiene della Mungitura: Utilizzo di guanti, pulizia delle mammelle, predipping e postdipping, separazione della mungitura dei soggetti infetti e disinfezione dell’impianto di mungitura.

Gestione del Focolaio

  • Indagine Epidemiologica: Identificazione della fonte dell’infezione, collegamenti con altri allevamenti e principali fonti di contaminazione.
  • Prescrizioni per l’Allevatore: Implementazione di procedure di pulizia e disinfezione, gestione degli alimenti, strutture zootecniche adeguate per isolare gli animali infetti, e derattizzazione.

Il protocollo definisce azioni specifiche per garantire una risposta coordinata ed efficace per contenere ed eliminare la salmonellosi nei bovini da latte, con l’obiettivo di proteggere la salute animale e umana, garantendo un’accurata gestione igienico-sanitaria degli allevamenti.

Il documento include tre allegati che forniscono ulteriori dettagli operativi:

  1. Una tabella per il campionamento dei vitelli;
  2. Procedure di pulizia e disinfezione delle strutture;
  3. Una scheda per l’indagine epidemiologica.

Il Ministero della Salute con una nota di chiarimento ha aggiornato il Piano Nazionale di Controllo delle Salmonellosi negli avicoli 2022-2024 adeguandolo al decreto I& R  Manuale operativo inerente alla gestione e al funzionamento del sistema di identificazione e registrazione degli operatori_ degli stabilimenti e degli animali Decreto 7 marzo 2023.

Pertanto, gli allevamenti di ovaiole con capacità strutturale uguale o superiore ai 50 capi devono applicare il piano integralmente e viene meno la possibilità di applicare un piano semplificato.

Il 18/02/2019 l’Efsa ha pubblicato un parere sul “Controllo delle salmonelle negli allevamenti avicoli per la tutela della salute pubblica “.

Dopo diversi anni di calo nel numero di casi di salmonellosi nell’Unione Europea, la tendenza si è arrestata.

La salmonellosi è la seconda malattia alimentare più diffusa dopo la campylobatteriosi nei Paesi dell’Unione: nel 2017, gli Stati membri hanno segnalato 91.662 casi nell’uomo.

Il nuovo report dell’Efsa indica che l’adozione di obiettivi più severi di ricerca per tale microrganismo nelle galline ovaiole, a livello di azienda, potrebbe determinare un dimezzamento dei casi.

Attualmente i Paesi membri sono tenuti a ridurre al 2% la proporzione di allevamenti infetti da determinati tipi di Salmonella. Gli esperti dell’Efsa stimano che se questo obiettivo fosse ridotto all’1%, i casi di salmonellosi trasmessi all’uomo tramite le galline ovaiole crollerebbero del 50%.

L’ obiettivo dell’1% è attualmente in vigore solo per gli allevamenti avicoli da riproduzione – all’inizio della catena di produzione di pollame – per cinque tipi di Salmonella, definiti rilevanti per la salute umana.

L’Efsa infine raccomanda di mantenere l’obiettivo esistente per tre di questi tipi e di sostituire gli altri due con tipi più rilevanti per la salute pubblica.

Nel parere pubblicato, gli esperti valutano anche il ruolo svolto dalla tipologia di stabulazione per le galline ovaiole. Nel 2012 l’UE ha vietato l’allevamento in batteria per le galline ovaiole a favore di sistemi di stabulazione alternativi che rispettino le norme sul Benessere animale (gabbie modificate o stabulazione all’aperto).

Gli esperti riportano che l’isolamento di Salmonella è inferiore nelle galline allevate con sistemi di stabulazione alternativi rispetto a quelle allevate con i tradizionali sistemi in gabbia.

La Direzione Generale della Sanità Animale (DGSAF) del Ministero della Salute, con nota 028309 -14/11/2018 proroga al 17 dicembre 2018 la scadenza per la registrazione in BDN dello stato sanitario per Salmonellosi degli allevamenti avicoli soggetti a PCNS  (riproduttori delle specie G. gallus e M. meleagridis; galline ovaiole; polli e tacchini da carne).

Nota DGSAF 028309 del 14/11/2018: Stato sanitario per salmonellosi e modello 4

La Direzione Generale della Sanità Animale (DGSAF) del Ministero della Salute ha emesso una nuova circolare relativa alla  validazione del modello 4 informatizzato per gli allevamenti avicoli sottoposti al Piano Nazionale di Controllo delle Salmonellosi (PNCS).

A partire dal 15 novembre p.v. il mancato aggiornamento in BDN dello stato sanitario degli allevamenti avicoli selezionati per il controllo della salmonellosi, non consentirà  più la validazione automatica del modello 4 informatizzato. Il  Servizio Veterinario della ASL, dopo aver effettuato specifiche e opportune valutazioni ,conferirà l’accreditamento.

Il tempestivo aggiornamento dello stato sanitario  degli allevamenti soggetti al PNCS in BDN è di fondamentale importanza al fine di evitare la penalizzazione  del sistema e al contempo la salvaguardia delle attività degli allevatori.