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Normativa PSA

Il Ministero della Salute comunica che stante i risultati favorevoli della sorveglianza negli allevamenti suinicoli, nonché la richiesta della Regione Lombardia è stato rivalutato l’obbligo di validazione del Documento di Accompagnamento, pertanto tale adempimento resta vincolato solamente agli stabilimenti situati nelle zone soggette a restrizione per la peste suina africana (PSA). Per quanto riguarda le altre aree geografiche, si raccomanda una valutazione attenta e continua del rischio da parte degli osservatori epidemiologici (OEVR), in collaborazione con i Servizi veterinari locali e regionali, al fine di valutare la possibilità di estendere l’obbligo anche ad altre zone o singoli allevamenti.

È importante sottolineare che rimangono in vigore le ulteriori disposizioni indicate nella nota sopra menzionata, tra cui il test PSA sulla milza da eseguire in caso di aumenti anomali della mortalità, e l’obbligo di registrare i suini morti in allevamento entro 48 ore dall’evento se si trovano in zone soggette a restrizioni, e entro 7 giorni per il resto del territorio nazionale.

Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea è stato pubblicato il Regolamento di esecuzione (UE) 2024/760 del 23 febbraio 2024, recante modifica del Regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana: Link
La modifica scaturisce dall’avanzamento del fronte epidemico e il nuovo Regolamento inserisce nelle zone soggette a restrizione per PSA nuovi Comuni delle province di Lodi, Pavia, Milano, Piacenza, Parma, La Spezia e Asti. Inoltre si evidenzia l’entrata nella zona

“Sono state prorogate fino al 31 marzo le misure di controllo ed eradicazione previste dalla quinta Ordinanza del Commissario Straordinario alla Peste suina africana.
La persistenza di casi di positività nei suidi selvatici in Italia ha indotto il Commissario Straordinario alla PSA a disporre la proroga dei termini di applicazione dell’Ordinanza n.5 del 24 agosto 2023 al fine di proseguire il controllo e il monitoraggio della filiera suinicola e di preservare l’equilibrio della fauna selvatica. La diffusione della Peste suina africana sul territorio nazionale continua infatti ad assumere un andamento discontinuo con l’insorgenza di focolai “puntiformi, talvolta a distanze considerevoli, tali da non trovare giustificazione nella contiguità territoriale”.

La nuova disposizione prolunga, fino al 31 marzo, la validità del provvedimento i cui effetti sarebbero terminati tra quattro giorni, il 24 febbraio.

Il Ministero della salute ha divulgato il Piano nazionale di sorveglianza ed eradicazione 2024 per la Peste Suina Africana. Dal punto di vista concettuale, applicativo ed in generale per i contenuti, le misure previste non risultano modificate, seguendo di fatto le prescrizioni e le indicazioni della vigente normativa Europea e Nazionale. In aggiunta, il Ministero della Salute, ha diramato la versione aggiornata delle Linee Guida della Commissione Europea per la gestione della PSA – Comunicazione della Commissione C/2023/1504 relativa agli orientamenti sulla prevenzione, sul controllo e sull’eradicazione della peste suina africana nell’Unione (“orientamenti sulla PSA”).

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