Normativa IA
Il Ministero della Salute ha comunicato la positività per virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) sottotipo H5N1 in tamponi tracheali prelevati da avifauna selvatica catturata in Provincia di Venezia e positività registrata su tamponi tracheali provenienti da uno svezzatore in provincia di Piacenza.
Nella nota il Ministero della Salute, avvalendosi di un parere del Centro Nazionale di Riferimento per l’Influenza Aviaria, rimarca che il rischio di introduzione della malattia è destinato ad aumentare proprio in relazione alle migrazioni degli uccelli selvatici, in particolare gli uccelli acquatici, che nelle prossime settimane si sposteranno verso le aree di svernamento. Pertanto, con le note: Conferma di un caso di HPAI H5N1 in uccelli selvatici nella provincia di Venezia – misure di prevenzione nota prot. 29202 -02/10/2024 DGSAF -MDS -P . “Conferma di un caso di HPAI H5N1 in uccelli selvatici nella provincia di Venezia – misure di prevenzione”. “nota prot_26739_misure prevenzione HPAI 09 2024“, il Ministero della Salute raccomanda una rigorosa applicazione del Piano di Sorveglianza Nazionale 2024 per l’influenza aviaria, con particolare attenzione agli allevamenti categoria svezzatori.
Inoltre, si invitano i servizi veterinari regionali a vigilare affinché gli operatori adottino in maniera sistematica le misure di biosicurezza, sia strutturali che gestionali negli allevamenti avicoli previste dal Decreto Ministeriale del 30 maggio 2023.
Infine, si invita alla costante implementazione della sorveglianza passiva su uccelli selvatici , con l’obiettivo di raccogliere dati epidemiologici utili a valutare il rischio sul territorio regionale.
Per controllare la diffusione della malattia ed evitare la cronicizzazione del virus nelle popolazioni avicole, è necessario adottare una serie di misure standard di controllo. I virus altamente patogenici, infatti, sono in grado di sopravvivere anche per lunghi periodi nell’ambiente, soprattutto alle basse temperature. Senza un controllo efficace, quindi, la malattia può facilmente diffondersi generando un’epidemia.