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Con Decreto Dirigenziale n. 553 del 12/06/2024, è stata approvata la revisione 2 della procedura documentata: “Attività di risanamento dell’Echinococcosi/Idatidosi nelle popolazioni animali e prevenzione della patologia umana correlata – Attività Obbligatoria (AO): AO5 sottopiano a”.

L’Echinococcosi/Idatidosi (EI) è una malattia parassitaria causata nella nostra Regione da Echinococcus granulosus, una piccola tenia che infesta l’intestino dei cani e di altri canidi selvatici (ospiti definitivi), e gli organi e i tessuti di ovini, caprini, bovini, bufali, suidi e umani (ospiti intermedi).

La Regione Campania informa che il Centro di riferimento regionale per la sanità animale (CRESAN), per uniformare le modalità di esecuzione dei controlli relativi alla citata malattia, ha sviluppato una procedura documentata. La revisione si era resa necessaria per aggiornare la Procedura ai dettami del Decreto Legislativo 5 agosto 2022 n. 136 e adeguarla alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/429 in materia di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili agli animali o all’uomo.

La Vespa orientalis, detta anche calabrone orientale, sgomenta gli italiani che non riescono a riconoscerla. Le notizie rimbalzano sempre più allarmate e confuse: ecco cosa c’è da sapere sull’arrivo di una nuova specie nelle nostre città.

La Commissione Europea ha pubblicato il nuovo Regolamento di esecuzione (UE) 2024/1454 della Commissione che modifica gli allegati I e II del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 per quanto riguarda le zone soggette a restrizioni per la Peste suina africana. Il provvedimento si è reso necessario in seguito all’insorgenza di nuovi focolai in suini selvatici in Emilia-Romagna in una zona soggetta a restrizione II. Per l’Europa questi nuovi focolai rappresentano un aumento del livello di rischio in quanto sono stati registrati in un’area situata nelle vicinanze di una zona soggetta a restrizione I.
Il regolamento pubblicato sulla GUCE, Gazzetta Ufficiale della Commissione Europea, il 21 maggio estende le aree soggette a zona di restrizione II in Emilia Romagna, convertendo alcune aree soggette a restrizione I in Zone di restrizione II.

l Centro di referenza nazionale per le salmonellosi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), in collaborazione con la Regione del Veneto, ha elaborato un protocollo per la gestione dei focolai di salmonellosi negli allevamenti di bovine da latte. Questo protocollo è specificamente rivolto ai casi causati da Salmonella Typhimurium (inclusa la variante monofasica), Salmonella Dublin e Salmonella Enteritidis. La salmonellosi è una malattia grave negli animali domestici, con implicazioni sanitarie significative per l’uomo, dovute alla trasmissione diretta o tramite alimenti contaminati. Nei bovini, si manifesta come sindrome setticemica, enterica, abortigena, acuta o cronica. I vitelli sotto i 3 mesi e le vacche nel post-partum sono i più vulnerabili.

Il protocollo è destinato ai servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, ai veterinari dei laboratori diagnostici territoriali degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e ai veterinari liberi professionisti. Esso stabilisce le azioni necessarie per gestire i focolai, fornendo indicazioni dettagliate su:

Gestione delle Segnalazioni Quando si rileva una positività per Salmonella, la priorità è verificare la diffusione dell’infezione nell’allevamento, concentrandosi sui vitelli neonati e le vacche nel periodo post-partum. I campioni devono essere inviati all’Istituto Zooprofilattico competente per le analisi.

Primo Sopralluogo Il veterinario dell’azienda sanitaria esegue un sopralluogo per raccogliere informazioni e prelevare campioni. La valutazione include:
Igiene degli ambienti di stabulazione.
Pulizia delle attrezzature.
Condizioni igieniche della mungitura.
Prelievo di campioni di latte e feci per le analisi.

Misure da Intraprendere

  • Pulizia e Sanificazione: Rimozione delle deiezioni, pulizia accurata e disinfezione delle aree di stabulazione, attrezzature, mangiatoie e abbeveratoi.
  • Gestione e Trattamento delle Deiezioni: Stoccaggio e disinfezione delle deiezioni per eliminare la contaminazione.
  • Igiene della Mungitura: Utilizzo di guanti, pulizia delle mammelle, predipping e postdipping, separazione della mungitura dei soggetti infetti e disinfezione dell’impianto di mungitura.

Gestione del Focolaio

  • Indagine Epidemiologica: Identificazione della fonte dell’infezione, collegamenti con altri allevamenti e principali fonti di contaminazione.
  • Prescrizioni per l’Allevatore: Implementazione di procedure di pulizia e disinfezione, gestione degli alimenti, strutture zootecniche adeguate per isolare gli animali infetti, e derattizzazione.

Il protocollo definisce azioni specifiche per garantire una risposta coordinata ed efficace per contenere ed eliminare la salmonellosi nei bovini da latte, con l’obiettivo di proteggere la salute animale e umana, garantendo un’accurata gestione igienico-sanitaria degli allevamenti.

Il documento include tre allegati che forniscono ulteriori dettagli operativi:

  1. Una tabella per il campionamento dei vitelli;
  2. Procedure di pulizia e disinfezione delle strutture;
  3. Una scheda per l’indagine epidemiologica.

Il Ministero della Salute ha diffuso una nota tecnico-operativa riguardante le misure di controllo e gestione della Febbre Catarrale degli Ovini (Bluetongue), con indicazioni dettagliate su movimentazioni e vaccinazioni.
L’approccio alla gestione della Bluetongue (BT) è stato “radicalmente modificato” dal Regolamento (UE) 2016/429 (AHL) e dal Decreto Legislativo 5 agosto 2022 n.136. Questi atti normativi hanno introdotto obblighi e responsabilità per operatori e autorità competenti, definendo ruoli specifici nella gestione delle malattie e nelle misure di controllo in caso di sospetto e conferma.
Per facilitare i Servizi Veterinari nell’adattarsi al nuovo contesto normativo, il Dipartimento One Health del Ministero della Salute ha inviato alle Regioni una nota di orientamento sulle misure di controllo e gestione sul territorio nazionale, nonché sulle attività di sorveglianza sierologica ed entomologica. Questo documento tecnico-operativo, elaborato dall’Ufficio 3 (Sanità Animale) del Ministero e dal Laboratorio Nazionale di Riferimento della Bluetongue, è corredato dai relativi allegati.
L’obiettivo è garantire un’applicazione uniforme e condivisa delle misure di controllo della malattia, in particolare per quanto riguarda le movimentazioni, che gli Assessorati e le Aziende Sanitarie Locali possono attuare sul territorio di loro competenza. Il Ministero della Salute e il Laboratorio Nazionale di Riferimento confermano il loro supporto agli Assessorati e alle AASSLL nella valutazione delle misure di controllo e gestione dei focolai.

Territori italiani indenni
La Bluetongue può essere soggetta a programmi di eradicazione facoltativi, poiché il Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882 la classifica tra le malattie di categoria C, D ed E. Le autorità competenti di uno Stato Membro possono decidere di attuare un programma di eradicazione, le cui caratteristiche sono definite nel Regolamento Delegato (UE) 2020/689. L’Italia ha scelto di non attuare un programma di eradicazione, trasmettendo alla Commissione Europea l’elenco dei territori indenni all’entrata in vigore dell’AHL, ai sensi del Regolamento di esecuzione (UE) 2021/620.

Sorveglianza
La normativa europea stabilisce prescrizioni minime per l’attività di sorveglianza del BTV, volte a individuare precocemente nuovi sierotipi del virus, determinare la diffusione dell’infezione, monitorare la prevalenza e delimitare tempestivamente la diffusione dell’infezione, oppure dimostrare l’assenza di infezione. Il Ministero ha confermato, nell’incontro della Direzione strategica del 31 gennaio 2023, il mantenimento del piano di sorveglianza sierologica ed entomologica, con possibili revisioni in caso di rilevamento di nuovi sierotipi, per soddisfare i criteri stabiliti dalla normativa vigente.

Movimenti di animali vivi nella UE
Per quanto riguarda i movimenti di animali vivi all’interno dell’UE, le norme prevedono un regime derogatorio ai divieti di movimentazione, rispettando alcune condizioni di polizia sanitaria e mitigazione del rischio. Gli Stati Membri devono informare la CE e gli altri Stati Membri delle condizioni per consentire l’ingresso di animali sensibili nel proprio territorio. Tali condizioni sono consultabili nella sezione BT del portale della CE.

SIMAN e SIBT
Il Ministero della Salute raccomanda una corretta implementazione e gestione del SIMAN e del Sistema Informativo Bluetongue (SIBT), non solo per rispettare gli obblighi informativi verso organismi europei ed internazionali, ma anche per monitorare l’andamento epidemiologico della malattia sul territorio nazionale.

Vaccinazione
Le Regioni e Province autonome possono predisporre, su base volontaria, programmi di vaccinazione per una o più specie sensibili, da inviare al Ministero della Salute e al Laboratorio Nazionale di Riferimento per una valutazione preventiva. Gli interventi vaccinali devono essere registrati nel Sistema Informativo Sanità Animale (SANAN). Tuttavia, un programma di vaccinazione regionale non è sufficiente per ottenere lo status di indennità dalla BT, essendo necessario anche un adeguamento dell’attività di sorveglianza.

Allegato 1 – Protocollo per la concessione dello status di stabilimento protetto da vettori.
Allegato 2- Sorveglianza entomologica bluetongue istruzioni per la cattura dei culicoides