Ultima Modifica: 10 Dicembre 2018 | Pubblicato il: 10 Dicembre 2018
Uno studio effettuato dall’IZS delle Venezie evidenzia che i cani importati in Italia dall’Est Europa mostrano un tasso di inefficienza vaccinale nei confronti della rabbia superiore rispetto a quello registrato nei cani sottoposti a vaccinazione in Italia.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista – Zoonoses and public health – ed ha previsto l’analisi di 21.000 campioni di siero ematico, prelevati sia da cani vaccinati per rabbia in Italia per l’espatrio che da cani importati e vaccinati all’estero, in particolare in Albania, Repubblica Ceca, Ungheria, Montenegro, Polonia, Romania, Slovacchia, Russia, Serbia ed Ucraina.
Dal confronto dei dati raccolti è emerso che, se nel 5,89% dei cani italiani, la vaccinazione è stata inefficace nel rendere l’animale immune al virus della rabbia , il tasso di inefficacia risulta di gran lunga superiore nei cani importati dai Paesi dell’Est Europa, con un valore di13,15%.
Le motivazioni possibili possono imputarsi o allo stress causato dal trasporto degli animali o ad una somministrazione vaccinale ricevuta prima delle 12 settimane di età come raccomandato dagli standard internazionali o ancora alla contraffazione dei certificati di vaccinazione.
- IZS Venezie “Rabbia, più alto il tasso di vaccinazioni inefficaci nei cani importati rispetto a quelli vaccinati in Italia”
- “Rabies Vaccination: Higher Failure Rates in Imported Dogs than in those Vaccinated in Italy”. E.Rota Nodari, S.Alonso, M.Mancin, S.De Nardi, M. Hudson-Cooke, C.Veggiato, G.Cattoli, P. De Benedictis – Zoonoses Public Health – 2017, 64 (2):146-155″