Ultima Modifica: 10 Gennaio 2019 | Pubblicato il: 10 Gennaio 2019
Il 19 dicembre 2018 si è svolta a Bruxelles la Conferenza Ministeriale sul tema “Eradicazione della PSA in Europa “nel corso della quale è stata sottolineata l’importanza elaborare una strategia comune per una gestione, efficace e a lungo termine, della popolazione dei cinghiali. “In diverse regioni d’Europa la popolazione di cinghiali si è sviluppata in modo incontrollato, questo ha un ruolo importante nella diffusione e persistenza della malattia” come dichiarato dal Commissario europeo alla Salute Vytenis Andriukaitis. Pertanto si esortano tutti i paesi membri a favorire la collaborazione tra agricoltori, ambientalisti e cacciatori, al fine di mettere sotto controllo la proliferazione dei suini selvatici.
All’indomani della Conferenza di Bruxelles, la Direzione generale della Sanità Animale ha riunito i massimi esperti nazionali in tema di Peste Suina Africana, per la messa a punto di un piano di sorveglianza su tutto il territorio nazionale e per l’adozione del nuovo piano di eradicazione della malattia in Sardegna, dove la malattia è presente sin dal 1978, senza mai varcare i confini dell’Italia continentale.
Per prevenire la diffusione del virus, il Ministero della Salute invita a rispettare le seguenti precauzioni:
– non portare in Italia, dalle zone infette comunitarie, prodotti a base di carne suina o di cinghiale (come carne fresca e carne surgelata, salsicce, prosciutti, lardo, salvo che i prodotti non siano etichettati con bollo sanitario ovale);
– non portare in Italia prodotti a base di carne suina o di cinghiale, freschi o surgelati, salsicce, prosciutti, lardo da Paesi extra-europei;
– smaltire i rifiuti alimentari, di qualunque tipologia, in contenitori idonei e non somministrarli per nessuna ragione ai suini domestici;
– non lasciare rifiuti alimentari in aree accessibili ai cinghiali;
– informare tempestivamente i servizi veterinari del ritrovamento di un cinghiale selvatico morto.
Per i cacciatori:
– pulire e disinfettare le attrezzature, i vestiti, i veicoli e i trofei prima di lasciare l’area di caccia;
– eviscerare i cinghiali abbattuti solo nelle strutture designate;
– evitare i contatti con maiali domestici dopo aver cacciato.
Per gli allevatori:
– rispettare le norme di biosicurezza, in particolare cambiare abbigliamento e calzature quando si entra o si esce dall’allevamento;
– scongiurare i contatti anche indiretti con cinghiali o maiali di altri allevamenti;
– notificare tempestivamente ai servizi veterinari sintomi riferibili alla Psa ed episodi di mortalità anomala tra gli animali.
Fonte : Ministero della Salute