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Da circa un mese, l’Italia ha aumentato l’allerta riguardante la diffusione della dengue presso i suoi punti di ingresso. Il Ministero della Salute ha fornito chiarimenti attraverso una nota emessa dalla (ex) Direzione Generale della Prevenzione, al fine di specificare l’applicazione delle misure di vigilanza sanitaria sui mezzi di trasporto e sulle merci provenienti dai paesi in cui è presente l’Aedes aegypti, vettore maggiormente competente per la trasmissione della Dengue. Queste misure si estendono anche ai paesi in cui il rischio di contrarre la patologia è considerato “frequente e continuo” secondo il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) degli Stati Uniti. La circolare ministeriale richiama le disposizioni del Piano Nazionale di Prevenzione, Sorveglianza e Risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025, con l’obiettivo primario di prevenire l’introduzione del vettore in Italia. A seguito dell’aumento dei casi di Dengue a livello globale, gli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera hanno innalzato il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori e delle merci provenienti dai paesi con un rischio rilevante di contrarre la malattia. Gli aeromobili che arrivano direttamente o indirettamente da paesi a rischio devono essere muniti di un certificato di disinsettazione residua, considerato il metodo più sicuro ed efficace per ridurre il rischio di trasporto di insetti e altri agenti infestanti capaci di trasmettere malattie. Tale disinsettazione non si limita alla cabina passeggeri, ma coinvolge anche la cabina di pilotaggio, le cappelliere, le stive e i servizi igienici. Lo stesso certificato è richiesto per le imbarcazioni di qualsiasi tipo, inclusi i natanti da diporto, provenienti da paesi al di fuori dell’Unione Europea, e deve essere presentato agli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera.

Per maggiori dettagli consulta la circolare del Ministero della Salute e gli allegati disponibili ai seguenti link: