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Fonte: Agi

L’uomo, un australiano, era stato morso dall’animale mesi fa

Un uomo australiano è morto a causa di un’infezione “estremamente rara” simile alla rabbia trasmessa dal morso di un pipistrello, lo annunciano dichiarato le autorità sanitarie. L’uomo, sulla cinquantina, è stato morso da un pipistrello portatore del lyssavirus australiano del pipistrello diversi mesi fa, ha dichiarato il servizio sanitario del Nuovo Galles del Sud.

Entrata in vigore l’Ordinanza n.3/2024 del Commissario Straordinario per la Peste Suina Africana, Giovanni Filippini. Sono state introdotte misure “urgenti” per gli allevamenti suini in Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna.
Il 29 agosto, il Commissario Straordinario Giovanni Filippini ha emanato l’Ordinanza n.3/2024, dal titolo “Peste suina africana: misure urgenti per la gestione dei focolai negli allevamenti nelle regioni Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna”.
Questo provvedimento, valido fino al 30 settembre, introduce restrizioni più severe sulla movimentazione degli animali e l’accesso agli allevamenti situati nelle zone di restrizione I, II e III di Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna. Nel caso venga rilevata una carenza strutturale o gestionale dei requisiti di biosicurezza, che non possa essere risolta entro 15 giorni, il servizio veterinario competente potrà ordinare lo svuotamento degli stabilimenti.
Movimentazioni – L’articolo 1, intitolato “Divieti”, stabilisce che nelle zone di restrizione I, II e III delle regioni interessate “è vietata qualsiasi movimentazione dei suini, sia in entrata che in uscita dall’allevamento, ad eccezione delle movimentazioni verso il macello, che dovranno rispettare le condizioni specificate nella nota del 21 agosto 2024”.
Allevamenti – Negli allevamenti suini situati nelle zone di restrizione I, II e III è vietato l’accesso di qualsiasi veicolo, ad eccezione di quelli utilizzati per il trasporto di mangimi, carcasse, liquami e animali destinati al macello in deroga. L’ordinanza vieta l’accesso di persone non direttamente coinvolte nella gestione quotidiana degli animali, compresi veterinari liberi professionisti, tecnici di filiera, mangimisti, e anche di cani e altre specie animali.
Sospensione dei controlli – L’ordinanza sospende i controlli da parte del servizio veterinario competente, ad eccezione di quelli relativi alla gestione dell’emergenza PSA e al rispetto del benessere animale.
Sospensione delle manutenzioni – Negli allevamenti è vietata qualsiasi manutenzione o lavoro ordinario non strettamente legato alla garanzia del benessere animale, che dovrà comunque essere preventivamente autorizzato dal servizio veterinario. Altri interventi tecnici e strutturali dovranno essere rimandati, salvo limitati interventi di miglioramento della biosicurezza, previa autorizzazione.
Accesso del personale – Chiunque entri in un allevamento deve indossare tute e calzari monouso e garantire di non aver visitato altri allevamenti suini nelle 48 ore precedenti, né di essere stato in luoghi frequentati da cinghiali. Questo impegno deve essere rispettato anche per le 48 ore successive all’uscita dall’allevamento.
Divieto di mercati e fiere – Nei comuni delle zone di restrizione I, II e III sono vietate mostre, mercati, fiere e altre manifestazioni agricole/zootecniche che coinvolgono il settore suinicolo.
Verifiche dei Servizi Veterinari – L’ordinanza prevede che i servizi veterinari competenti verifichino le condizioni di biosicurezza e aggiornino le check-list degli allevamenti in base a un’analisi del rischio.
Biosicurezza rafforzata – Negli allevamenti situati nelle zone di restrizione, entro un mese dall’entrata in vigore dell’ordinanza, dovrà essere verificato il rispetto dei requisiti di biosicurezza rafforzata, assicurando la netta separazione tra la zona pulita e quella sporca dell’allevamento. Durante i controlli, bisognerà evitare la diffusione del virus, utilizzando personale dedicato.
Svuotamento degli stabilimenti – In caso di carenze strutturali o gestionali non sanabili entro 15 giorni, il servizio veterinario potrà disporre lo svuotamento degli stabilimenti attraverso macellazione o abbattimento entro 21 giorni dalla disposizione. Se lo svuotamento avviene tramite abbattimento, non sarà previsto alcun indennizzo ai sensi della legge 218/88.
Abbattimento preventivo – Se viene rilevato un contatto diretto o indiretto con un focolaio confermato, il servizio veterinario può disporre l’abbattimento preventivo degli animali, come previsto dall’articolo 7, comma 4 del reg. (UE) 2020/687.
Il Ministero della Salute ha reso pubblica la relazione che riassume i risultati dei controlli ufficiali effettuati in Italia nel 2022, confermando che gli obiettivi strategici definiti nel PCNP 2020-2022 sono stati raggiunti con successo.
Nel 2022, i controlli ufficiali si sono dimostrati “efficaci sia qualitativamente che quantitativamente”, garantendo la sicurezza di alimenti e mangimi lungo tutta la filiera agroalimentare. È stato inoltre confermato “un elevato livello di collaborazione interistituzionale” per assicurare la coerenza e l’efficacia dei controlli su tutto il territorio nazionale. Il Ministero della Salute ha pubblicato la Relazione annuale 2022 al Piano di Controllo Nazionale Pluriennale (PCNP) 2020-2022, che descrive i risultati dei controlli ufficiali volti a verificare l’applicazione della normativa sugli alimenti, i mangimi, la salute e il benessere degli animali.
Anagrafe – Nel 2022, nel settore dell’identificazione e registrazione degli animali (I&R), sono stati effettuati 5.229 controlli sui bovini, coinvolgendo 444.776 animali, e 4.881 controlli sugli ovini e caprini, verificando 490.111 animali. Questi dati evidenziano un “lavoro proficuo delle autorità competenti” nel garantire il rispetto della normativa vigente. Complessivamente, l’attività svolta nel 2022 è stata considerata soddisfacente, confermando un continuo miglioramento del sistema di controllo.
Benessere animale – Nel 2022, sono stati eseguiti 45.817 controlli sul benessere animale negli allevamenti. In 992 luoghi di produzione sono state riscontrate non conformità. Per quanto riguarda la protezione degli animali durante il trasporto, 10.542 controlli hanno rilevato 330 casi di non conformità. Nel contesto del benessere durante l’abbattimento, su 1.744 impianti, 1.517 sono stati sottoposti a controlli ufficiali, con 69 impianti non conformi, in calo rispetto alle 80 non conformità dell’anno precedente. Le non conformità riscontrate riguardano principalmente le strutture, le attrezzature e la gestione del benessere animale.
SOA – Nel 2022, i controlli sui sottoprodotti di origine animale (SOA) hanno portato a 2.999 ispezioni, con 360 casi di non conformità rilevati. I controlli sull’etichettatura e la tracciabilità hanno riscontrato 88 non conformità.
UVAC e PCF – Per quanto riguarda gli scambi e le importazioni, i Posti di Controllo Frontalieri (PCF) e gli Uffici Veterinari per gli Adempimenti degli obblighi Comunitari (UVAC), in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e Monopoli, hanno continuato a svolgere “un’intensa attività di tutela del benessere animale e della sicurezza alimentare”.
Obiettivi strategici – Gli obiettivi strategici del 2022, definiti nel PCNP 2020-2022, sono stati raggiunti con successo, con particolare attenzione alle filiere di olio d’oliva, latte e derivati, molluschi bivalvi, miele, cereali e uova. I dati indicano una capacità proporzionata di controllo da parte delle Autorità Competenti e dei Corpi di Polizia, che ha permesso una corretta gestione delle non conformità riscontrate.
In conclusione, i risultati del 2022 confermano che il sistema nazionale dei controlli è “ben strutturato e capace di adattarsi anche in condizioni straordinarie, come la pandemia di COVID-19”. La relazione sottolinea l’impatto dell’aumento delle vendite online e della delivery nel settore della ristorazione, che ha richiesto un adattamento dei sistemi di controllo basato sulla valutazione del rischio.

Si informa che EFSA ed ECDC hanno reso pubblico il report comunitario relativo alla resistenza antimicrobica dei batteri zoonotici e degli indicatori provenienti da esseri umani, animali e alimenti nel periodo 2021-2022.

Il report è stato rilasciato con un comunicato che sottolinea l’importanza di continuare gli sforzi nella lotta contro la resistenza antimicrobica (AMR) sia negli esseri umani che negli animali. “Sono necessari sforzi continui per combattere la resistenza antimicrobica (AMR) negli esseri umani e negli animali” 

Il report evidenzia che la resistenza dei batteri Salmonella e Campylobacter agli antimicrobici di uso comune rimane un problema frequente sia negli esseri umani che negli animali. Tuttavia, la resistenza combinata agli antimicrobici di importanza critica per l’uomo rimane molto bassa.

I dati riguardanti la sensibilità completa e la prevalenza di E. coli produttore di ESBL/AmpC indicano un miglioramento nella riduzione della resistenza antimicrobica negli animali destinati alla produzione alimentare.

La resistenza antimicrobica continua ad essere una seria minaccia per la salute pubblica che richiede un approccio multidisciplinare e l’impegno di diversi attori.

I risultati dettagliati dell’analisi sono accessibili tramite uno strumento di visualizzazione specifico disponibile sul sito dell’EFSA, al seguente link.

Il report è stato preceduto dalla pubblicazione del 4° report inter-agenzia EFSA/EMA/ECDC relativo all’analisi integrata tra il consumo di antibiotici negli animali e nell’uomo e relativo sviluppo di resistenza antimicrobica (JIACRA IV –2019–2021).

Dall’analisi condotta dalle tre agenzie emerge che i batteri E. coli, sia negli animali che negli esseri umani, stanno diventando meno resistenti agli antibiotici grazie alla riduzione complessiva del loro consumo. Questo dimostra che con adeguate misure e politiche, è possibile invertire le tendenze preoccupanti riguardanti la resistenza agli antibiotici.

Per ulteriori informazioni, si invita a consultare il comunicato completo al seguente link:

Link al comunicato: L’importanza di ridurre l’uso di antibiotici secondo un rapporto curato da tre agenzie UE | EFSA (europa.eu)