Arbovirosi
- Il 26 giugno 2024 è stato segnalato in Italia il primo caso autoctono di West Nile Virus (WNV) nell’uomo, manifestatosi nella forma neuroinvasiva nella provincia di Modena. Il 6 aprile 2024, la Regione Lombardia ha segnalato un caso di febbre confermata, importato dall’Oman.
- Sono 2 le province con dimostrata circolazione di WNV: nella provincia di Chieti (19/06/2024) è stata confermata la positività in un pool di zanzare, mentre nella provincia di Modena (26/06/2024) è stata confermata la positività nell’uomo.
- Dall’inizio di maggio 2024, non è stato segnalato alcun caso umano di Usutu virus in Italia.
- Nell’ambito della sorveglianza veterinaria attuata su cavalli, uccelli stanziali e selvatici, non è stata ancora rilevata la circolazione del WNV.
Da circa un mese, l’Italia ha aumentato l’allerta riguardante la diffusione della dengue presso i suoi punti di ingresso. Il Ministero della Salute ha fornito chiarimenti attraverso una nota emessa dalla (ex) Direzione Generale della Prevenzione, al fine di specificare l’applicazione delle misure di vigilanza sanitaria sui mezzi di trasporto e sulle merci provenienti dai paesi in cui è presente l’Aedes aegypti, vettore maggiormente competente per la trasmissione della Dengue. Queste misure si estendono anche ai paesi in cui il rischio di contrarre la patologia è considerato “frequente e continuo” secondo il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) degli Stati Uniti. La circolare ministeriale richiama le disposizioni del Piano Nazionale di Prevenzione, Sorveglianza e Risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025, con l’obiettivo primario di prevenire l’introduzione del vettore in Italia. A seguito dell’aumento dei casi di Dengue a livello globale, gli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera hanno innalzato il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori e delle merci provenienti dai paesi con un rischio rilevante di contrarre la malattia. Gli aeromobili che arrivano direttamente o indirettamente da paesi a rischio devono essere muniti di un certificato di disinsettazione residua, considerato il metodo più sicuro ed efficace per ridurre il rischio di trasporto di insetti e altri agenti infestanti capaci di trasmettere malattie. Tale disinsettazione non si limita alla cabina passeggeri, ma coinvolge anche la cabina di pilotaggio, le cappelliere, le stive e i servizi igienici. Lo stesso certificato è richiesto per le imbarcazioni di qualsiasi tipo, inclusi i natanti da diporto, provenienti da paesi al di fuori dell’Unione Europea, e deve essere presentato agli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera.
Per maggiori dettagli consulta la circolare del Ministero della Salute e gli allegati disponibili ai seguenti link:
- Allegato 1_Innalzamento livello di allerta dengue presso i Punti di ingresso italiani 4753 14_02_2024
- Allegato 2 – Paesi territori a rischio A. aegypti
- Circolare prot. 8083-14032024-DGPRE-MDS-P – “Misure di vigilanza sanitaria
- Circolari del Ministero della Salute 27 gennaio 2016 e seguenti, relative a misure di prevenzione nei confronti del Virus Zika e di controllo dei vettori – Chiarimenti.
- Misure di vigilanza sanitaria nei confronti del virus della dengue. Chiarimenti alla circolare n prot 4753 del 14 febbraio 2024
- Nota dengue regioni _pre stagione DGPRE_signed_Aumento globale dei casi di dengue, predisposizione alla stagione vettoriale 2024 prot 8795 21_03_2024
L’agenzia europea dell’ambiente avverte sui rischi per la salute legati all’aumento delle temperature. Centinaia di milioni di persone in più a rischio
Più dengue, diffusione di malaria, malattia del Nilo occidentale (West Nile): l’aumento delle temperature globali diventano una minaccia sanitaria. Nel dibattito sui cambiamenti climatici si pone attenzione alle ricadute ambientali, alla pressione sulla sicurezza alimentare, anche sulle ricadute sociali con il rischio di nuovi flussi migratori. Ma c’è un altro aspetto legato all’aumento delle colonnine di mercurio, ed è quello della salute.
L’Agenzia europea dell’ambiente (Eea), nella sua valutazione dei rischi climatici di fresca pubblicazione, accede in riflettori sul cambiamento della diffusione di malattie oggi poco europee ma che europee potrebbero diventarlo. Il punto è che con nuove temperature si creano nuove condizioni anche per circolazione, proliferazione e resistenza di malattie, la cui gestione rischia di pesare, e non poco, sui sistemi sanitari nazionali e tradursi in nuovi costi per gli Stati.
https://www.eunews.it/2024/03/11/dengue-malaria-cambiamento-clima-europa/
Fonte: eunews.it
Il Ministero della Salute ha diffuso un documento contenente “Linee guida applicative e procedura per la programmazione e lo svolgimento delle attività veterinarie di prevenzione, sorveglianza e controllo dei virus West Nile e Usutu”, previste dal Piano Nazionale Arbovirosi 2020-2025 (PNA).
Nella nota accompagnatoria, il Ministero ha ricordato che negli ultimi decenni la presenza di vettori, e in particolare di zanzare del genere Culex, è sempre più diffusa e pervasiva, soprattutto in conseguenza del cambiamento climatico che ne prolunga l’attività oltre la tradizionale stagione estiva.
Affrontare questa sfida richiede dunque una strategia preventiva ben strutturata, che coinvolge il Centro Nazionale di Referenza (Cesme) e il Ministero (in particolare l’Ufficio 3 del Dgsaf), e che deve essere correttamente applicata perché si dimostri un efficace intervento di prevenzione, controllo e contrasto nei confronti del vettore e della diffusione delle malattie correlate.
Le linee guida rispondono alla necessità di avere un documento unico a livello nazionale relativo alla programmazione e allo svolgimento delle attività veterinarie previste contro la West Nile Disease (WND) e all’Usutu Virus (Usuv). Si rifanno alle norme contenute nel Piano Nazionale Arbovirosi (Pna) e un indirizzo uniforme per la gestione delle positività (dall’attività di refertazione al primo screening, dalla conferma diagnostica alla tipizzazione molecolare).
Ordinanza del Ministro della Salute 4 agosto 2011 recante: Norme sanitarie in materia di encefalomielite equina di tipo West Nile (West Nile Disease) e attività di sorveglianza sul territorio nazionale. Comunicazione.
Proroga – Piano Nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare invasive (Aedes sp.) con particolare riferimento ai virus Chikungunya,
Dengue e Zika – 2018 e Piano Nazionale di sorveglianza e risposta all’encefalite virale da zecche e altre arbovirosi e hantavirus non sottoposti
a specifici piani di sorveglianza e risposta – 2018