Ultima Modifica: 13 Dicembre 2018 | Pubblicato il: 13 Dicembre 2018
In passato, la Peste Bovina ha causato la morte di milioni di animali in tutto il mondo, con terribili conseguenze sanitarie ed ingenti perdite economiche. La malattia è causata da un virus appartenente alla famiglia Paramyxoviridae, genere Morbillivirus , molto simile a quello che determina il morbillo umano e strettamente correlato al virus della peste dei piccoli ruminanti.
Nel 2011 la Rinderpest (Peste Bovina) è stata dichiarata ufficialmente eradicata a livello mondiale: nella storia dell’umanità è la prima malattia animale per la quale è stato conseguito un simile traguardo, la seconda nella storia delle malattie, dopo il vaiolo.
Tuttavia non si può abbassare la guardia;
la FAO e l’OIE segnalano che il nostro mondo sarà ancora vulnerabile al ripetersi di questa malattia se non si dovessero prendere opportuni provvedimenti di prevenzione: anche un singolo nuovo caso potrebbe minare ai risultati raggiunti.
Materiali e campioni che contengono il virus sono ancora conservati oggi in laboratori di tutto il mondo.
Fino a quando queste potenziali fonti di virus della peste bovina non verranno definitivamente distrutte o trasferite in modo sicuro in una delle strutture approvate dall’OMS e dalla FAO, il nostro pianeta resterà a rischio di recidiva della malattia.
Pertanto tali Organizzazioni si fanno promotrici di una campagna di invito, per tutti i Paesi, ad eliminare gli ultimi campioni di virus di Rinderpest ancora conservati presso i loro laboratori. la campagna intitolata “Never turn back”, si rivolge al personale dei laboratori, ai veterinari e agli studenti di medicina veterinaria. La parola d’ordine è “vigilare”.
Filmato OIE
Fonte: Comunicato Stampa OIE